E’ stata davvero un bella chiacchierata quella con Luciano Strabello e la figlia Monia.
Luciano, artigiano in pensione, con una grande passione per la bici, ama definirsi “Raccoglitore di inciviltà altrui”. E’ stato proprio il suo grande amore per i lunghi percorsi in bicicletta, espressione di libertà e di completa immersione nella natura, che l’ha portato a fare la sua scelta e a cambiare il suo atteggiamento. Era stanco di vedere e di indignarsi per le solite scene: bottiglie di plastica, lattine, cartacce ed ogni genere di rifiuto abbandonato lungo le strade e nei fossi. Così un bel giorno Luciano decide di scendere dalla bici e comincia a raccogliere i rifiuti. Nei primi mesi, lo fa in totale autonomia con la sua bicicletta dotata di carrellino, raccoglie e smaltisce enormi quantità di immondizia, un gesto di grande esempio per tutti quelli che lo incontrano per strada attratti dalla sua attività. Così oggi Luciano può contare sulla disponibilità di tantissimi volontari che compongono l’organizzazione “Raccoglitori di civiltà altrui”.
E goccia dopo goccia, con la loro perseveranza nel raccogliere i rifiuti abbandonati, con le sempre più numerose collaborazioni con le Amministrazioni Comunali, molti dei loro ambiziosi obiettivi si stanno concretizzandosi e poi si sa, l’acqua perfora anche la roccia, e questi ragazzi possono fare la differenza.
Monia Strabello, durante la nostra chiacchierata, ci ha comunicato dei numeri veramente impressionanti, vogliamo condividerne con voi solo due: da gennaio 2021 a metà febbraio, l’Associazione “Raccoglitori di civiltà altrui” hanno organizzato 45 uscite, accumulando un totale di 21 tonnellate di rifiuti.